Venerdì 21 Giugno 021 21
Piazza IX Aprile
Penna che travalica lo spazio e il tempo per dar voce all’indicibile, Fosse è il cantore dei destini universali, in cui le singole identità si mescolano, si ricompongono e si sovrascrivono cicliche, in un mosaico di ammaliante bellezza. Ugualmente, il suo teatro si fa rappresentazione e racconto dell’inenarrabile, punto di raccordo tra le identità dei personaggi e quelle dei lettori, all’interno di echi pirandelliani e ascendenze beckettiane. Attraverso un percorso che dai capolavori quali Melancholia e L’altro nome. Settologia (La Nave di Teseo) arriva alle opere più recenti, Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura 2023, ci accompagna nel suo mondo narrativo, teso alla ricerca del significato supremo dell’esistenza.
In dialogo con Sabina Minardi, Capo cultura L’Espresso.