Ha scelto l’esilio negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni del regime degli ayatollah: è una testimone dei tempi che rimane inflessibile nella sua posizione per la liberazione delle donne in Iran, come racconta nei suoi bestseller “Leggere Lolita a Teheran” e “Le cose che non ho detto”. Fino a “La Repubblica dell’Immaginazione” (Adelphi), luogo parallelo a quello reale, laddove si accede con il «passaporto della lettura», perché il diritto di immaginare la nostra e le altre storie è una nuova frontiera della libertà.
Azar Nafisi, scrittrice e docente presso l’Università Johns Hopkins di Washington, è una testimone dei tempi che ha scelto l’esilio negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni del regime degli ayatollah in Iran. Nei suoi bestseller “Leggere Lolita a Teheran” e “Le cose che non ho detto” racconta la lotta per la liberazione delle donne in Iran. Il suo ultimo libro, “La Repubblica dell’Immaginazione” (Adelphi), esplora un luogo parallelo, accessibile con il “passaporto della lettura”, dove il diritto di immaginare storie rappresenta una nuova frontiera della libertà.
In questa occasione sarà in dialogo con Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario de Il Corriere della Sera e fondatrice de Il Tempo delle donne, mentre le letture saranno curate da Donatella Finocchiaro, attrice.
18 Giugno 2023
Piazza IX Aprole