Dove porta la politica delle illusioni.
“Alla larga dalla politica”, gli diceva sempre sua madre. Forse anche per questo Mario Monti è rimasto al di fuori del mondo dei partiti. Eppure, un intento a suo modo politico lo ha sempre animato: rendere l’Italia più europea. Mario Monti, l’uomo scelto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano nel 2011 per formare un nuovo governo tecnico scaccia-crisi, per la prima volta si racconta. E lo fa a modo suo, con quello stile ironico e insieme lucido e concreto che lo ha sempre contraddistinto. Nel suo Demagonia. Dove porta la politica delle illusioni (Solferino editore), si pronuncia sui grandi temi dell’attualità: dall’agenda europea alla riforma costituzionale, dalla competizione tra blocchi continentali al nazionalismo. Sullo sfondo una riflessione: se non costringeremo i politici a un maggiore senso di responsabilità, lo sviluppo dell’Italia resterà illusorio, così come la prospettiva di un’Europa unita, in grado di farsi valere nel mondo. La nostra identità, adesso, deve essere anche europea.
In collegamento da remoto Sylvie Goulard, già membro del Parlamento europeo, è autrice de L’Europe enfla si bien qu’ellecreva, presto edito anche in Italia.
Modera
Massimo Sideri, Corriere della Sera.