Il sogno di conferire il movimento ai prodotti della tecnica, in epoca arcaica affidato al mito, comincia a divenire una lucida visione nel III secolo a.C., quando aria, acqua e semplici meccanismi animano una serie di oggetti perlopiù prodotti nei meravigliosi spazi per la ricerca tra la Biblioteca e il Museo di Alessandria d’Egitto. Tra il Medioevo e il XVIII secolo il perfezionamento nell’arte dell’orologeria meccanica consente di compiere il grande salto, il sogno diventa realtà: si possono fabbricare automi che scrivono, suonano, disegnano. La passione per queste macchine è anche l’espressione di una sfida filosofica: la meccanica può davvero imitare il vivente?
L’incontro si svolge all’interno della sessione “Terapie Avanzate”, moderata da Anna Tampieri, CNR ISTEC Faenza – già Presidente di ENEA TECH.