«Una macchina scrivente che metta in gioco sulla pagina tutti quegli elementi che siamo soliti considerare i più gelosi attributi dell’intimità psicologica, dell’esperienza vissuta, dell’imprevedibilità degli scatti di umore, i sussulti e gli strazi e le illuminazioni interiori». Già in una conferenza del 1968, Calvino si interrogava sulla possibilità di una macchina capace di rispondere agli interrogativi e ai dilemmi dell’umanità. Ma forse è proprio questo il vero rompicapo che ci troviamo a sciogliere nell’era dell’AI: è la domanda o è la risposta a connotare l’umanità?
Modera Massimo Sideri, Corriere della Sera.