La collaborazione tra il Festival e l’Ateneo fa anche da cornice ad un appuntamento realizzato in esclusiva per l’Italia con il patrocinio dell’Università di Catania: Domenica 23 giugno alle 19, in piazza IX Aprile a Taormina, il grande scrittore statunitense Jonathan Safran Foer incontra Etgar Keret, tra i più popolari autori israeliani. Con la sua scrittura, Foer ha saputo creare il confine labile e sfumato che corre tra la creatività e la catastrofe. Con i suoi libri, da Ogni cosa è illuminata a Eccomi (Guanda) passando per la sua saggistica, l’autore ha raccontato l’11 settembre, la profetica distruzione di Israele, il riscaldamento globale. Allo stesso modo i libri di Etgar Keret raccontano le turbolenze che riscrivono la condizione umana, da cui ripartire per la definizione di quello che siamo, e di quello che è il mondo. Una conversazione tra letteratura e vita per riflettere sulle creative distruzioni – o distruttive creazioni – comunitarie e collettive del presente.
Gli autori interverranno in una conversazione che vanterà anche l’intervento di Francesca Longo, Prorettrice dell’Università degli Studi di Catania, con la moderazione di Viviana Mazza, corrispondente da New York de Il Corriere della Sera.