Taobuk ad Algeri: una missione culturale che unisce il Mediterraneo

Dopo il successo di Rabat e Tunisi, Taobuk prosegue il suo impegno nel favorire il dialogo interculturale.

Il 13 novembre, ad Algeri, un evento dedicato al Mediterraneo delle culture, occasione per celebrare la letteratura come luogo di incontro tra civiltà.

Mercoledì 13 novembre il Festival Taobuk sbarca ad Algeri, nel cuore del Mediterraneo, per portare la Sicilia al centro delle narrazioni contemporanee con un evento dal titolo “Mare Nostro, mare dentro”, organizzato dal Festival Taobuk in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Algeri e il sostegno della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri.

L’evento vedrà protagoniste due delle voci più significative della letteratura contemporanea, Maria Attanasio ed Evelina Santangelo, in dialogo con Antonella Ferrara, Presidente e Direttrice artistica di Taobuk, e Alfio Bonaccorso, Direttore esecutivo del Festival.

A partire dalle loro opere, Attanasio e Santangelo offriranno al pubblico algerino uno sguardo sul Mediterraneo come luogo stratificato di memoria e possibilità, crocevia di popoli, culture e idee.

Per Maria Attanasio, autrice di Dall’Atlante agli Appennini (Orecchio acerbo), il mare è un luogo di scoperta e appartenenza, narrato attraverso il viaggio di Youssef, giovane migrante che dal Marocco raggiunge l’Europa alla ricerca della madre. Evelina Santangelo, con Il sentimento del mare (Einaudi), racconta invece il Mediterraneo come un patrimonio universale, simbolo di speranze e divisioni, che incarna tanto le promesse quanto le difficoltà del nostro tempo.

L’incontro si inserisce nel solco di una serie di iniziative che hanno già coinvolto le sedi di Rabat e di Tunisi, sottolineando il ruolo del Festival come piattaforma di dialogo tra le due sponde del Mediterraneo e punto di riferimento per la promozione della letteratura italiana a livello internazionale.

La tappa algerina si configura, pertanto, come un passaggio cruciale nel percorso che unisce popoli e tradizioni attraverso il linguaggio universale della letteratura. Un’iniziativa che, per citare le parole di Fabrizio De André, “per la stessa ragione del viaggio, viaggiare”, invita i partecipanti a riflettere sul ruolo della cultura come ponte tra mondi apparentemente lontani, ma uniti dal medesimo mare.