Esplorare le mille declinazioni concettuali del tema dell’identità. È la nuova sfida di Taobuk 2024, la manifestazione ideata e diretta da Antonella Ferrara che si svolgerà a Taormina dal 20 al 24 giugno. Per comprenderne la problematicità, condividerne la ricchezza, ribaltarne il significato, traghettandolo dal paradigma autoreferenziale dell’età classica a un’idea relazionale, intuita da Platone e sviluppata a pieno nel Novecento, basata sull’interconnessione tra ego e alteron.
Come da tradizione, Taobuk chiama al tavolo del dibattito alcuni dei protagonisti più prestigiosi della scena letteraria, artistica e scientifica internazionale.
Svelati i primi quattro ospiti internazionali e il tema della 14ª edizione di Taobuk
Il premio Nobel per la Letteratura 2023 Jon Fosse, Jonathan Safran Foer, Yasmina Reza, Alessandro Baricco e Marina Abramovic a Taobuk 2024 per confrontarsi sul tema dell’identità
A ricevere il Taobuk Award for Literary Excellence, nel corso della serata di gala che si terrà al Teatro Antico il 22 giugno, saranno infatti il premio Nobel per la Letteratura 2023 Jon Fosse, lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer e la narratrice, drammaturga e sceneggiatrice cinematografica francese Yasmina Reza. Il Taobuk Award per le Arti visive andrà, invece, all’artista e performer serba Marina Abramovic.
E sempre al Teatro Antico di Taormina il 23 Giugno alle 21.00 Alessandro Baricco presenterà il suo nuovo spettacolo, Tucidide. Atene contro Melo, di cui è autore e regista. Baricco sarà in scena come voce narrante, affiancato dalle attrici Stefania Rocca e Valeria Solarino e accompagnato dai 100 Cellos, ensemble di violoncellisti fondato e diretto da Enrico Melozzi e Giovanni Sollima, il quale per l’occasione ha composto anche le musiche originali.
Perché Taobuk non è solo un festival dedicato al mondo dei libri. È un’agorà del libero pensiero che accende i riflettori su alcuni dei temi più urgenti e complessi del nostro tempo. E lo fa attraverso le voci dei maggiori intellettuali contemporanei e con un programma interdisciplinare che, partendo dal connubio tra letteratura, musica, teatro, cinema e arti visive, si estende alla geopolitica, alla medicina e alla scienza.
Alzare l’asticella di anno in anno, non è facile. Ma Taobuk anche nel 2024 ci è riuscito, preannunciando un’edizione all-stars a cui prenderanno parte molti altri ospiti provenienti da tutto il mondo di assoluto prestigio. Si confronteranno sul tema dell’identità, indagandone chiaroscuri e proponendo il proprio punto di vista. Ciò nell’intento di recuperare la centralità della relazione con l’altro, il nostro essere con il mondo, citando Emmanuel Lévinas, come fattore determinante di un’esistenza plasmata sul rispetto dell’altro, sulla solidarietà e sulla pacifica convivenza tra i popoli.
D’altronde, l’identità è un tema fondamentale nell’opera di Jon Fosse, che ha fatto della letteratura lo strumento per dire l’indicibile indagando il significato dell’esistenza in Melancholia e nel libro-mondo Settologia e percorrendo in prima persona un cammino identitario che, nel 2012, lo ha visto protagonista di una conversione al cattolicesimo.
Ma è anche un tema caro a Jonathan Safran Foer che, in Ogni cosa è illuminata, ha svelato al lettore una recherche delle proprie radici, lungo un tracciato biografico in cui dolore e amore, passato e presente si intersecano continuamente.
Con altrettanta sensibilità Yasmina Reza ha scandagliato l’identità, esplorando la condition humaine senza censure in Felici i felici e Il dio del massacro, da cui è stato tratto il film Carnage di Roman Polański.
E innumerevoli sono gli addentellati con il tema di quest’anno anche nella performing art di Marina Abramovic, costantemente tesa a individuare il senso dell’identità nella capacità e disponibilità di affidarsi gli uni agli altri, in una continua riscoperta di sé in quanto riflesso dell’altro. Basta pensare alle celebri performance Rest Energy, Imponderabilia, The artist is present o Rhythm 0.
Cosa intendiamo allora, oggi, per identità?
Lo scopriremo insieme, attraverso le parole dei grandi protagonisti del nostro tempo, con lo sguardo costantemente rivolto alle dinamiche del giorno d’oggi, dal microcosmo individuale al macrocosmo fino alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale. Ma una cosa di sicuro la capiremo: l’identità è un valore quando mira a sottolineare l’unicità dei singoli, ad aggregarli sotto un comune sentire, a custodire un patrimonio culturale.