Con le parole di Federico Fellini, che il 20 gennaio avrebbe compiuto 104 anni, vogliamo celebrare la giornata mondiale del cinema italiano che trova in Sicilia una delle sue declinazioni più fortunate, grazie al potere evocativo dell’Isola e ai festival come Taobuk che ne fanno una vetrina in grado di richiamare turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Il cinema e la letteratura, due mondi connessi
“Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio”
D’altronde, “il cinema si interessa della Sicilia perché la Sicilia è cinema”
Lo ha detto Sciascia, lo ha ripetuto Tornatore, Taobuk Award alla Carriera 2016, e lo ha confermato la piattaforma di viaggi online TripAdvisor lo scorso anno eleggendo l’Isola regina del turismo cinematografico internazionale, sopra Los Angeles e Roma.
Tutto questo nel solco di una storia che parte da Il Gattopardo di Luchino Visconti, tratto dal capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e, passando da Il Padrino di Francis Ford Coppola e da Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore, arriva fino alle serie tv più recenti. Come Il commissario Montalbano nato dal genio di Camilleri, The white lotus girata a Taormina e divenuta un successo mondiale, I Leoni di Sicilia ispirata al bestseller di Stefania Auci, e L’arte della gioia con la regia di Valeria Golino, a cui lo scorso anno è stato consegnato il Taobuk Award, basata sull’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza. La lista dei film e delle fiction televisive ambientate in Sicilia è lunga e ci vorrebbero pagine e pagine per elencarli tutti. Una cosa, però, ce la dice ed è innegabile: il cinema e la letteratura sono legati a doppio filo. Si scrutano e si influenzano a vicenda, sono due mondi affini che intessono trame e dialogano tra di loro.
Taobuk lo ha intuito da subito, intrecciando le Belle lettere e le Arti in un programma interdisciplinare
e facendo dello spettacolo l’impronta distintiva della serata di gala al Teatro Antico di Taormina che, da 14 anni, si trasforma nel palcoscenico di un grande evento all-stars, trasmesso su Rai 1.
Indimenticabile l’interpretazione dello scorso 17 giugno di Valeria Golino che, con i fuochi d’artificio sullo sfondo, ha incantato il pubblico leggendo un passo de L’arte della gioia. Emozionante il monologo di Edoardo Leo che ha definito la cultura “l’ultimo raggio di sole prima del buio” e, rivolgendosi agli spettatori che riempivano il teatro, si è domandato:
“Perché l’arte fa sempre così paura?”. “Siamo le sentinelle della democrazia, parliamo al cuore delle persone, perciò siamo pericolosi”
è stata la sua risposta tra gli applausi. Oltre che agli attori e registi Golino e Leo, il Taobuk Award 2023 è andato a Michele Placido, che ha appena finito di girare ad Agrigento un film su Pirandello, Eterno visionario, al grande maestro Marco Bellocchio, miglior regista agli ultimi David di Donatello con Esterno notte, e alla montatrice Francesca Calvelli, che insieme hanno condotto una masterclass su regia e montaggio.
Ma sono tanti gli attori e i registi che nella storia del festival diretto e ideato da Antonella Ferrara hanno ricevuto il riconoscimento riservato alle personalità di assoluto prestigio internazionale.
Il premio Nobel Giuseppe Tornatore, ad esempio, come ricordato all’inizio. Ma anche Gianni Amelio, regista pluripremiato e autore de Il ladro dei bambini, Roberto Andò, Toni Servillo, Ficarra e Picone, tutti reduci dal successo de La Stranezza. E ancora Paola Cortellesi, attrice e ora anche regista acclamata dalla critica e dal pubblico per il suo primo film dietro la cinepresa C’è ancora domani, Pupi Avati, Sergio Castellitto, Luigi Lo Cascio, Leo Gullotta, Christian De Sica, Massimo Ghini, Claudia Gerini, Nancy Brilli.
E così Taormina, scelta come set cinematografico da grandi registi
come Michelangelo Antonioni, Woody Allen, Luc Besson, Francis Ford Coppola, per cinque giorni all’anno diventa un palcoscenico nel palcoscenico che grazie alle sue stelle brilla ancora di più.