In Visconte cibernetico viene più volte evidenziato la connessione fra Italo Calvino e la prova della tecnologia, in particolare, dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni. Italo Calvino non è stato soltanto un geniale narratore dalla fantasia sconfinata e un acuto commentatore del presente. Il suo “Metodo”, evidenzia il libro, è anche la chiave appropriata per comprendere l’era in cui viviamo, anch’essa fatta di opposti, di benessere diffuso e di tremende disuguaglianze; di profondo, rapidissimo cambiamento e della resistenza umana allo stesso. Oggi si tratta dell’era della tecnologia tutta da scoprire.
L’autore Massimo Sideri si è così espresso durante la giornata conclusiva: “Il collegamento fra Italo Calvino e l’intelligenza artificiale è l’elemento chiave del volume. Parlare di lui in relazione alla tecnologia può sembrare una forzatura ma in realtà, insieme al coautore Andrea Prencipe, abbiamo sottolineato come lo scrittore sia stato un contemporaneo del futuro in grado di coniugare la sua preparazione umanistica con una enorme curiosità nei confronti della scienza. Pur senza mai nominarlo, nei suoi studi lui aveva già teorizzato il termine innovazione e in conferenze di livello internazionale giunse a parlare più volte di cibernetica, ovvero, quella che oggi chiamiamo intelligenza artificiale.