È il pubblico lo spazio sacro della performance La continua riscoperta delle identità.

È il pubblico lo spazio sacro della performance La continua riscoperta delle identità.

21 Giugno ore 20
Piazza IX Aprile

“La performance è, per sua natura, una forma immateriale, che ti conduce davvero oltre. Può trasformarti come persona e può cambiare chi vi assiste e partecipa”. È questa fede incrollabile che da oltre mezzo secolo fa di Marina Abramović una delle maggiori personalità dell’arte e della cultura nel mondo. “Grandmother of the performing art”, come lei stessa si definisce, l’artista serba focalizza da sempre il senso delle relazioni umane in quella capacità di affidarsi agli altri, nella disponibilità ad un’interazione che è continua riscoperta dell’identità propria e altrui. Per Abramović, Taobuk Award 2024, “è il pubblico il luogo sacro della performance”. Rito di eventi memorabili e irripetibili come “Rest Energy”, “Imponderabilità”, “The artist is present” , fino a risalire all’eclatante esordio di “Rhythm 0”.

Interviene

Marina Abramović Cresciuta nell’ex Jugoslavia, è una leggendaria performance artist. Oggi vive fra New York e la Hudson Valley.

In dialogo con
Roberta Scorranese, Corriere della Sera.
Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi