“Non importa chi fosse mio padre; importa ciò che mi ricordo che fosse.”
Anne Sexton
PADRI E FIGLI È BEN PIÙ CHE IL TITOLO DELLA SETTIMA EDIZIONE DEL TAORMINA BOOK FESTIVAL.
È UN INVITO A GENERARE E CONDIVIDERE IDEE E OPINIONI SUL PROCESSO DELLA TRASMISSIONE DI VALORI E IDENTITÀ, GENERAZIONE DOPO GENERAZIONE.
La “questione” dei padri, come quella dei maestri e delle radici, fa parte del nostro orizzonte comune. Le domande ‘Chi sono’ e ‘da dove vengo’ non sono scisse. Chiedersi da dove veniamo significa fare un bilancio di ciò che c’è stato prima, di quello che ci è stato lasciato in eredità. Pensare sè stessi è innanzitutto pensarsi al passato.
La storia – come ci è insegnato – nasce proprio dall’atto di disubbidienza di un progenitore, a sua volta figlio, che disattende a un precetto per puro desiderio di conoscenza. Ma un padre è anche “un figlio che ha un figlio”, come scrive Pasolini nell’Affabulazione e il “gioco della paternità” è un gioco combinatorio delle identità multiple. Nella dialettica maestro-discepolo c’è la stessa tensione che in quella padre-figlio: a chi riconoscere l’autorevolezza di un magistero chiamato vita? Chi sono i maestri di oggi? Padri sono anche quelli che falliscono, nel durissimo giudizio storico di Pirandello espresso ne I vecchi e i giovani, romanzo in cui i padri «si trovano a essere responsabili degli scandali, della corruzione e del malgoverno dei giovani».
Domandarsi da dove veniamo, significa sapere cosa abbiamo ricevuto in eredità dal passato e cosa vogliamo essere pronti a rendere alle generazioni future, in un delicatissimo passaggio del testimone che si chiama civiltà. Il problema delle radici, connesso a quello delle prospettive, dell’eredità che si vuole lasciare, del pensarsi futuro attraverso le generazioni, continua ad echeggiare nella frase di Lev Tolstoj: “Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radici in altri”. Al Festival tenteremo di farci alcune di queste domande, ascoltando anche le risposte che ci daranno gli scrittori e gli artisti che amiamo, dalla viva voce di alcune delle massime personalità del nostro tempo.
Buon Festival a tutti!
GLI OSPITI 2017
Un Festival è fatto delle emozioni condivise di tutti coloro che vi prendono parte, pubblico e autori all’unisono, e Taobuk è orgoglioso di aver creato un “villaggio delle Belle Lettere” a cielo aperto… e a picco sul blu del mare di Taormina.
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