Un libro, C’è del marcio in Occidente (Raffaello Cortina Editore) di Piergiorgio Odifreddi, che è come un monito. Non abbassiamo la guardia, non limitiamoci a guardare la superficie. Non accontentiamoci di non essere peggiori di altri. Odifreddi, come molti italiani nati nel dopoguerra, è cresciuto nel mito degli Stati Uniti e dei soldati americani “liberatori”: sono stati loro, d’altra parte, ad aver salvato suo padre e suo nonno, entrambi deportati dai nazifascisti. Eppure, a partire dalla guerra del Vietnam, il suo rapporto con gli Usa inizia a cambiare. Ci studia per due anni, e ci insegna per venti. Alla fine, arriva a una conclusione: l’arroganza dell’Occidente. Dietro la menzogna, si rivela l’identità del dominatore, protagonista di sfruttamento economico, embargo commerciale, occupazione militare.
Modera Guido Nicolosi, professore