Nel labirinto dell’evoluzione tecnologica si nascondono enigmi antichi e profonde meditazioni sull’essenza umana. Algoritmi e preghiere (LUISS University Press) interpreta il destino degli androidi da una prospettiva spirituale, appellandosi all’inesausta ricerca di significato e alla sete di trascendenza dell’umanità. Se Philip K. Dick si domandava se gli androidi possono sognare, Bovalino s’inoltra più in là: potranno pregare? E se non loro, non siamo forse noi, con lo sviluppo di algoritmi sempre più complessi, a cercare, ancora una volta, il divino?
In dialogo con Emanuele Merlino, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero della Cultura.