Giorgio Van Straten ritorna in libreria con Una disperata vitalità (HarperCollins), il racconto di una vita tra desideri incompiuti e soddisfazioni appagate, affetti perduti e amori rimasti. Il titolo, nel riecheggiare il verso pasoliniano, traduce l’emblematico spaesamento di una generazione tra crisi sociali e di identità. Un affresco che fa dell’ossimoro la sua cifra stilistica, tra il sarcasmo dello stile e la dolcezza della narrazione per un racconto di disperata e vitale bellezza.
In dialogo con Roberto Ferrari, direttore del Museo Galileo di Firenze.